La storia
Dal 1993 ad oggi, la Cooperativa Sociale San Mauro ha compiuto un lungo cammino, affrontando sfide importanti e ottenendo successi rilevanti.
1993
La Cooperativa Sociale San Mauro nasce ufficialmente il 19 novembre 1993 per rispondere a un interrogativo cruciale: cosa faranno i giovani con disabilità al termine del percorso scolastico? L’idea di una cooperativa sociale che offre opportunità di inserimento lavorativo alle persone svantaggiate diventa una realtà, con l’obiettivo di promuovere il lavoro come strumento di dignità, indipendenza e inclusione.
Il Comune di Maniago concede inizialmente alcuni locali presso la Casa di riposo in Via San Mauro, ristrutturati con l’aiuto di volontari. In questo spazio, quattro persone con disabilità, segnalate dall’USL e dal CSM, iniziano un percorso di formazione con attività semplici, come piccoli assemblaggi. Da qui inizia il lungo percorso della Cooperativa, che, con dedizione e determinazione, riesce a superare ostacoli e difficoltà, crescendo progressivamente.
1994
Il primo grande traguardo è il riconoscimento del diritto al lavoro per le persone con invalidità dal 46% al 75%, mentre per quelle con invalidità superiore viene istituito il sistema delle Borse Lavoro. La Cooperativa riceve i suoi primi ordini nel 1994 e, nonostante le difficoltà iniziali, dimostra di poter creare un ambiente lavorativo inclusivo.
1997
Con il crescente numero di inserimenti, si rende presto necessario trovare una sede più grande. Il 24 maggio 1997 viene posata la prima pietra della nuova sede nella zona artigianale di Maniago.
1998
Grazie al supporto del Comune, della Regione e alle donazioni private, il progetto prende vita. Il 18 dicembre 1998 i lavori vengono completati e la nuova sede, con la sua struttura accogliente e luminosa, diventa simbolo di apertura e integrazione.
Lega Italiana Handicap ODV
Grazie a numerose iniziative di raccolta fondi, la LIH ha sostenuto non solo la Cooperativa, ma anche diverse cause legate all’integrazione delle persone disabili. Tra le sue attività più conosciute vi è la marcia non competitiva “Prendiamoci per mano”, un evento che ogni anno riunisce centinaia di persone, promuovendo solidarietà e inclusione.
Oltre alla marcia, la LIH organizza giornate di svago e socializzazione, come la giornata di pesca al laghetto di Vivaro. Il direttivo della LIH si è sempre impegnato a garantire un futuro anche alle persone disabili adulte, promuovendo il progetto “Dopo di noi”. Un esempio concreto è “Casa Carli”, una comunità alloggio per persone con disabilità lievi, nata grazie alla generosità del dottor Arnaldo Carli e della sua famiglia.
La LIH continua a lavorare per garantire l’integrazione delle persone svantaggiate, promuovendo iniziative e collaborando con altre associazioni, enti e privati cittadini che condividono lo stesso obiettivo.